Quando bisogna raffrescare ambienti industriali, come capannoni e magazzini, i tradizionali sistemi come ventilatori e climatizzatori non sono i più adatti. Non si tratta tanto di un’insufficienza tecnica: è possibile realizzare impianti di condizionamento per abbassare la temperatura di qualsiasi ambiente, anche del più vasto. Ma bisogna considerare il notevole spreco di energia che ne deriva, e che si traduce in bollette più salate che incidono sul budget aziendale. Condizionare un ambiente come quello di un capannone, a meno che non sia assolutamente necessario, è solitamente antieconomico sia come investimento iniziale che come costi operativi.

Grazie alle recenti tecnologie ha fatto irruzione prepotentemente sul mercato un nuovo sistema: il raffrescamento adiabatico. Nei seguenti paragrafi analizziamo cos’è ed in che modo viene usato nei grandi ambienti industriali.

Raffrescamento adiabatico: cos’è e come funziona

I raffrescatori adiabatici, detti anche ad acqua o evaporativi, fondamentalmente sfruttano un principio di raffreddamento naturale che quindi non prevede l’uso di gas refrigeranti o costosi compressori.

Tramite un apposito ventilatore, i dispositivi aspirano l’aria dell’ambiente per poi convogliarla contro un pannello tecnico di cellulosa speciale, inumidito da un impianto che attinge l’acqua da una vaschetta oppure, nei sistemi più grandi, direttamente da un collegamento all’impianto idrico.

L’aria, dopo aver attraversato il pannello evaporativo, inizia a raffreddarsi così da cedere calore all’acqua, favorendone la sua evaporazione. Non sono richiesti tubi per espellere l’aria calda all’esterno ed è possibile anche tenere aperte porte e finestre. Proprio per questo motivo i raffrescatori evaporativi sono particolarmente indicati in quegli ambienti industriali dove, per motivi di sicurezza, è necessario tenere i portoni aperti per favorire il riciclo di aria.

I costi di installazione, gestione e manutenzione degli impianti sono molto contenuti, sicuramente più bassi rispetto ai tradizionali climatizzatori. I prezzi possono variare a seconda delle prestazioni e delle dimensioni dei dispositivi, ma sono generalmente piuttosto competitivi. Sul mercato sono disponibili raffrescatori che si adattano perfettamente a qualsiasi esigenza pratica e logistica.

Il raffrescamento nelle fabbriche e nei capannoni

Nelle fabbriche, nei capannoni ed in generale nei grandi spazi industriali gli impianti di produzione generano un notevole calore che, abbinato alle complesse condizioni climatiche, soprattutto in estate, crea un ambiente invivibile. La concentrazione degli operatori tende a calare, e con essa, anche la produttività. Questa situazione si configura quindi come un pericolo per la sicurezza, poiché cala pericolosamente la soglia dell’attenzione.

I tradizionali impianti per raffrescare (quelli che sfruttano, per intenderci, la tecnologia del condizionamento) sono indicati solamente in casi molto specifici, perché per ottenere risultati soddisfacenti richiedono di sostenere dei costi molto elevati. Il raffrescamento evaporativo è invece la soluzione ideale poiché riduce la temperatura di 5-10°, garantendo un continuo ricambio d’aria e rendendo l’ambiente più salubre e sicuro.

Il raffrescamento in magazzini e depositi

I magazzini ed i depositi sono adibiti a luoghi di stoccaggio, conservazione e movimentazione della merce e quindi devono essere costantemente aperti verso l’esterno. Allo stesso tempo però devono mantenere temperature non troppo elevate, sia per tutelare la sicurezza ed il benessere degli operatori, sia per preservare lo stato di conservazione delle merci. Alcuni prodotti infatti, oltre determinate temperature, rischiano di danneggiarsi irrimediabilmente.

Anche in questo caso si possono tranquillamente utilizzare i raffrescatori ad acqua che, grazie ai costi contenuti di gestione ed ai costi di esercizio molto bassi, assicurano prestazioni eccellenti ed un risparmio importante. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, sono soluzioni particolarmente “green” poiché non utilizzano alcun tipo di gas refrigerante, riducono notevolmente il consumo energetico e limitano l’impatto ambientale.

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