La legge, come sappiamo, tutela con normative e regolamenti appositi la salute dei lavoratori, e non trascura in questo l’aspetto delle temperature presenti negli ambienti di lavoro stessi, affidando al datore di lavoro il compito di mettere in atto le soluzioni necessarie per garantire un clima adatto allo svolgimento delle loro mansioni all’interno dei capannoni industriali.
Ma quali sono le effettive conseguenze sulla salute dei dipendenti quando un’azienda non si attrezza per mantenere un microclima corretto nei capannoni? Andiamo ad analizzarle, e a scoprire quanto possa essere pericoloso trascurare questo aspetto.
Le conseguenze sulla salute dei microclimi troppo freddi
Operare, giorno dopo giorno, a temperature troppo basse ha un effetto profondamente deleterio sul benessere dei lavoratori. Le conseguenze dirette di un riscaldamento insufficiente dei capannoni industriali possono includere diversi disturbi:
Problemi all’apparato respiratorio:
Di fatto, com’è dimostrato, il freddo non è la causa diretta delle cosiddette malattie da raffreddamento, che sono causate com’è ovvio da agenti patogeni e non dalla temperatura in sé. È però altrettanto vero e dimostrato che le temperature troppo basse creano un ambiente – anche all’interno del corpo – nel quale i virus responsabili di influenze, raffreddori e disturbi simili possono proliferare e attaccare l’organismo molto più facilmente di quanto riescano a fare nelle situazioni in cui la temperatura ambientale viene mantenuta a livelli di comfort.
Problemi all’apparato muscolo-scheletrico:
Le temperature troppo basse sono direttamente responsabili, invece, dell’insorgenza di una serie di problemi e disturbi alle articolazioni e ai muscoli. Le ragioni di questo sono triplici:
- Per prima cosa, con il freddo le articolazioni tendono ad irrigidirsi, il che ne riduce l’elasticità: questo le mette maggiormente a rischio.
- In secondo luogo, anche i muscoli si irrigidiscono nei microclimi troppo rigidi, e questo li porta a gravare maggiormente sulle articolazioni stesse e sui tendini. Le conseguenze di questa situazione sono solitamente degli stati infiammatori, anche dolorosi.
- Da ultimo, l’intero stato di tensione e irrigidimento che abbiamo descritto – e che è particolarmente vulnerabile agli infortuni – è peggiorato dalla tendenza naturale, quando si è esposti al freddo, a mantenere una postura più contratta, per cercare di conservare il calore.
Problemi all’apparato digerente:
Il freddo eccessivo negli ambienti di lavoro, nei quali si passano molte ore della giornata, può anche andare a creare disturbi e problemi significativi all’apparato digerente. In primo luogo, infatti, il freddo causa irritazione alle mucose dello stomaco e dell’intestino, che possono tradursi in crampi, dissenteria, o attacchi di vomito; problema più serio sempre causato dall’eccessiva esposizione al freddo è quello della cosiddetta sincope vaso vagale, che si presenta con nausea intensa e pallore e può generare tachicardia e bruschi cali di pressione.
Colpi di freddo generalizzati:
Oltre ai disturbi già elencati, il microclima troppo rigido può causare un cosiddetto “colpo di freddo”, corrispondente meno noto dei famosi “colpi di calore” cui è soggetto chi opera troppo a lungo a temperature eccessivamente elevate. Questo disturbo si può manifestare in molti modi diversi, che vanno da problemi di cervicalgia, torcicollo e contratture a infiammazioni dolorose del viso e degli occhi, geloni alle estremità, e blocchi della digestione.
Conseguenze psicologiche:
Come qualsiasi situazione di malessere climatico, il disagio legato all’esposizione prolungata a microclimi troppo freddi nei capannoni industriali ha conseguenze deleterie anche sotto il livello psicologico, perché genera un inevitabile calo di attenzione e concentrazione che si può subito riscontrare nei cali della produttività.
In conclusione
Come si è visto, sottovalutare le conseguenze dei microclimi rigidi sull’ambiente di lavoro porta a conseguenze dirette anche considerevoli sulla salute dei lavoratori. Al di là del dovere etico (e anche legale) del datore di lavoro di costruire un ambiente di lavoro sano e che tuteli il benessere dei lavoratori, è facile riconoscere come tali disturbi abbiano inevitabilmente delle ricadute indesiderate, negative e anche gravi sulla produttività e quindi sui fatturati dell’azienda: questo rende ancora più evidente la necessità di investire con intelligenza su sistemi di riscaldamento industriale economici e performanti.
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