Il riscaldamento dei capannoni industriali è sempre una questione che solleva complessità significative, sia a livello organizzativo e tecnologico che a livello di costi. Tuttavia esistono alcune particolari situazioni applicative nelle quali le difficoltà si fanno maggiori, ed è necessaria una pianificazione particolare: una di queste è ad esempio quella che troviamo quando è necessario riscaldare un grande ambiente industriale, che sia adibito a produzione o a uffici, senza però poter utilizzare impianti a gas.
Perché riscaldare un capannone con impianti non a gas?
Le motivazioni per le quali ci si può trovare a dover riscaldare un capannone senza ricorrere al gas sono diverse. Una, molto semplice, può essere la mancanza di un allacciamento alla rete di distribuzione del gas stesso, ad esempio per capannoni isolati e non costruiti in zone industriali ben servite. Un’altra possibilità è poi quella legata alla volontà di evitare la complicazione di effettuare tutte le pratiche necessarie presso gli uffici dei Vigili del Fuoco, come è obbligatorio con gran parte degli impianti con caldaie alimentate a gas.
Quali sono le difficoltà legate al riscaldamento senza gas?
A prescindere dall’effettiva motivazione per la quale un imprenditore può decidere di voler riscaldare i propri capannoni senza installare impianti a gas, si tratta di una scelta che porta con sé complicazioni tutte particolari. La più significativa di queste è sicuramente legata ai costi, specialmente in relazione alle effettive condizioni climatiche della zona in cui il capannone si trova.
Il gas è infatti una forma di alimentazione degli impianti di riscaldamento decisamente più economica rispetto all’alternativa più facilmente disponibile e logica, ossia la corrente elettrica. Questo diventa particolarmente vero quando gli ambienti che è necessario riscaldare sono molto ampi, soprattutto in altezza come appunto tipico dei capannoni. In aggiunta a questo, come dicevamo, è necessario tenere conto delle temperature invernali nell’area: soprattutto nelle zone più fredde del nord Italia, infatti, è possibile che un capannone raggiunga temperature molto basse durante l’inverno, e che quindi l’impianto si trovi a dover effettuare un lavoro particolarmente intenso per riscaldarlo – rendendo ancora più significativo l’impatto dei costi energetici.
Quali sono i criteri di cui tenere conto?
Proprio per questa situazione di particolare complessità, nella progettazione di una soluzione di riscaldamento senza gas per un capannone è necessario considerare con estrema attenzione alcuni fattori fondamentali .
- La situazione di coibentazione e isolamento
È naturale che, dove la situazione è già particolarmente estrema, sia necessario guadagnarsi qualsiasi possibile vantaggio. Molti capannoni sono realizzati con pareti non opportunamente isolate (un problema comune nei prefabbricati) e con soffitti e coperture che mancano di valida coibentazione; questo porta a sprechi di calore e quindi di energia che è necessario risolvere con la posa di opportuni materiali.
- Le ore di impiego quotidiano del capannone
Un ambiente industriale, o comunque lavorativo, è molto diverso nell’impiego rispetto ad uno domestico. Sia che sia adibito ad uffici, sia che invece funga da ambiente di produzione, un capannone viene infatti utilizzato di solito per un numero ridotto di ore nell’arco della giornata, e riscaldarlo durante il resto del tempo sarebbe uno spreco. Questo significa però che è necessario scartare a priori tutte le tipologie di impianto che richiedono diverse ore per portare a temperatura l’ambiente, dato che l’efficienza calerebbe drasticamente lasciando i lavoratori al freddo per metà della giornata lavorativa.
- I volumi effettivi e i volumi in utilizzo
Salvo casi particolarmente rari, le persone lavorano solamente a livello del pavimento del capannone; questo significa che la sola zona che è importante riscaldare è quella bassa. I capannoni, però, sono solitamente alti intorno ai 10 metri, il che significa che un volume molto ampio di aria calda, che tende a sfuggire verso l’alto, va sprecato; questo sottopone l’impianto ad un superlavoro che non porta alcun vantaggio. Soprattutto laddove sia possibile, come nei capannoni adibiti ad ufficio, è fondamentale ridurre il più possibile l’altezza dell’ambiente con opportune controsoffittature coibentate.
- La tipologia di impiego del capannone
Un fattore finale di cui tenere conto è il modo in cui il capannone viene effettivamente utilizzato e vissuto. Nonostante abbiano una superficie molto grande, infatti, nella maggior parte dei casi è possibile identificare nei capannoni precise postazioni di lavoro – nei pressi delle macchine, oppure alle scrivanie nel caso di uffici – dalle quali le persone si spostano molto di rado, e che sono le uniche che vale la pena scaldare.
Qual è la soluzione più pratica per riscaldare un capannone senza gas?
Tenuto conto di tutti i fattori e criticità che abbiamo elencato, l’impianto ideale senza gas per riscaldare un capannone deve garantire tempi di messa a temperatura molto rapidi, un’ottima localizzazione del calore, e una tecnologia che eviti i moti convettivi che sprecherebbero molta dell’energia impiegata. Le pedane riscaldanti sono, in questa situazione, la tipologia di dispositivo che meglio risponde alle esigenze particolari del caso: sono completamente elettriche, funzionano per irraggiamento, e creano rapidamente una temperatura confortevole per il singolo operatore.
Per maggiori informazioni sulle pedane riscaldanti e altre soluzioni di riscaldamento industriale ad alta efficienza, contattateci!