L’arrivo della stagione fredda ripropone nelle industrie un problema annoso; quello del riscaldamento degli ambienti di produzione, come i capannoni. Come fare per mettersi rapidamente in condizione di affrontare la stagione rigida che ancora deve arrivare, tenendo però sotto controllo i costi?

I riscaldatori industriali: una famiglia variegata

I sistemi che vengono impiegati nel riscaldamento dei capannoni devono rispondere a specifiche esigenze di comfort; devono infatti poter mettere gli operai in condizione di lavorare a temperature accettabili, anche nei momenti più freddi dell’inverno. Abbiamo infatti modelli elettrici e a gasolio, con combustione diretta o indiretta, a moti convettivi o a irraggiamento.

Che domande porsi prima di scegliere il riscaldatore industriale adatto alla propria azienda.

Per decidere quale tipo di riscaldatore installare nel proprio stabilimento è necessario considerare innanzitutto le dimensioni dell’ambiente. Un ambiente ridotto, come quello di una piccola industria di poco più grande rispetto ad una bottega artigiana, ha infatti bisogno di alterare la temperatura di un volume d’aria ben diverso rispetto a quello di un grande capannone industriale dove lavorano magari dozzine di operai.

Da questa considerazione ne deriva poi immediatamente un’altra, che è quella dei costi. Se infatti quella del riscaldamento è e rimane una spesa irrinunciabile (ne va della salute degli operai, oltre che dell’effettiva qualità del lavoro) è altrettanto vero che, soprattutto in quelle regioni dove la cattiva stagione ha una durata piuttosto prolungata, il calcolo dei costi operativi – insieme a quello, ovviamente, dei costi di installazione – è un fattore assolutamente non trascurabile.

E in terza istanza non è più possibile, visti i livelli di riscaldamento globale ormai ampiamente constatati negli ultimi anni, tralasciare il fattore ecologico. La scelta che si fa per riscaldare la propria azienda avrà un impatto sull’ambiente; e quel che è peggio, lo avrà anche su aree non immediatamente vicine all’edificio.

A fronte di tutte queste considerazioni – la grandezza dell’ambiente da riscaldare, il budget stanziato (comprensivo dell’acquisto e dell’installazione dei dispositivi necessari, ma allo stesso modo dei loro costi operativi nel tempo), e per finire le considerazioni di ordine ecologico e ambientale – emergerà un profilo specifico per orientare il proprio acquisto.

Le scelte possibili nel campo dei riscaldatori per l’industria

Nei piccoli ambienti spesso ci si affida a riscaldatori elettrici. I riscaldatori elettrici industriali sono per certi versi affini a quelli domestici, settore dove sono molto diffusi, ma hanno naturalmente prestazioni e caratteristiche superiori. Sono però comunque, solitamente, dei sistemi a termoventilatore, dove l’aria riscaldata elettricamente viene soffiata in tutto l’ambiente così da riscaldarlo progressivamente. Per valutare questi dispositivi occorre avere il dato della superficie complessiva che si desidera riscaldare, e di quali siano le caratteristiche di Fase e Potenza disponibili nel capannone.

Esistono poi i riscaldatori a gasolio. Solitamente a combustione diretta, i riscaldatori industriali a gasolio generano fumi e sono particolarmente pericolosi per il rischio di incendio causato dalla loro fiamma aperta. Questo ne limita l’uso ad ambienti molto ben ventilati, il che non sempre corrisponde ai capannoni; di contro sono molto affidabili e hanno un alto potere calorifico, anche se a fronte di costi significativi.

Da ultimo esistono i tubi e strisce radianti, ossia sistemi ad infrarossi, o a irraggiamento. Qui la soluzione applicata è totalmente diversa: a differenza di quanto accade nei due modelli prima descritti, infatti, il dispositivo non scalda l’aria progressivamente, ma innalza per irraggiamento la temperatura di tutti gli oggetti presenti nel suo raggio d’azione. Grazie a tale principio, i riscaldatori ad infrarossi possono sovente essere installati così da riscaldare solamente le aree chiave del capannone – ossia dove si trovano le postazioni dei lavoratori. Questo, facendo riferimento alle criticità sopra esposte, va a risolverle tutte e tre, dato che permette di

  • scaldare l’ambiente velocemente- perché lavora solo in prossimità dell’operaio
  • ridurre i costi – perché non scalda continuamente aria che si trova vicino al soffitto del capannone
  • limitare l’impatto ambientale – perché contenendo il consumo di materie prime a livelli inferiori permette di ridurre la carbon print dell’azienda.

La nostra scelta, come azienda specializzata, ricade sui nastri radianti per gli ambienti industriali, una tipologia di riscaldatore industriale ad infrarossi che permette una grande flessibilità nell’installazione a fronte di eccellenti prestazioni.

Volete maggiori informazioni sui tipi di riscaldatori elettrici più adatti alla vostra situazione? Scriveteci!