È arrivata come ogni anno, ma forse in maniera ancora più improvvisa del solito, la stagione fredda, e sebbene sicuramente ci aspetti ancora qualche occasionale bella giornata i riscaldamenti dovranno essere accesi presto. Dopo i mesi critici del lockdown, tuttavia, quest’anno per gli esercizi commerciali è ancora più importante avere la certezza di evitare qualsiasi tipo di spreco: con i fatturati ridotti dalla forzata inattività che devono essere recuperati negli ultimi mesi dell’anno è fondamentale trovare anzi il modo di risparmiare.
Allo stesso tempo, tuttavia, non si può certo limitarsi a rinunciare ad avere temperature confortevoli nel proprio esercizio commerciale, o si rischierebbe di scoraggiare la clientela in un momento nel quale invece se ne ha un enorme bisogno. Come risolvere?
Il problema fondamentale del riscaldamento negli esercizi commerciali
La natura del problema del riscaldamento dei negozi è, di per sé, molto semplice. Sappiamo tutti che la miglior difesa contro gli sprechi, quando si parla di riscaldamento, è l’isolamento: un ambiente ben protetto conserva il caldo al suo interno e non lascia entrare il freddo. Prima accortezza da tenere in tal senso è quella di limitare gli scambi di aria fra interno ed esterno, e quindi mantenere chiuse le porte il più possibile.
Ma un negozio, per sua stessa natura, non può assolutamente ridurre il numero di volte che viene aperta la porta; al contrario, ogni apertura corrisponde ad un potenziale cliente, e anzi in certi casi la soluzione più pratica sarebbe proprio tenere sempre aperta la porta d’ingresso, anche per invogliare i passanti ad entrare per dare un’occhiata.
Tuttavia, ogni volta che la porta del negozio viene aperta, si infligge un duro colpo all’efficienza del riscaldamento.
Cosa accade alla temperatura quando si apre la porta di un negozio?
La risposta banale a questa domanda, naturalmente, è che entra aria fredda e la temperatura cala. È senza dubbio vero; ma il problema non si limita a questo.
Partiamo da due presupposti noti di fisica elementare:
- L’aria calda sale, perché più leggera dell’aria fredda;
- La temperatura tende ad equilibrarsi, perché il calore si sposta da dove è maggiore a dove è minore.
Quando apriamo spesso la porta di un negozio, eliminando l’unico elemento che divide l’ambiente interno da quello esterno, accadono quindi due fenomeni distinti, al di là dell’improvvisa ventata di aria fredda che percepiamo.
Il primo è che quell’aria fredda, entrando in basso vicino al pavimento, spinge fuori dell’aria dall’alto – e quindi fa uscire aria calda. Ma il secondo è ancora più serio: nel momento in cui la netta separazione fra interno ed esterno cade (come succede, appunto, con le continue aperture della porta) di fatto l’aria esterna e quella interna smettono di essere distinguibili: c’è un solo ambiente, che tende ad avere tutto la stessa temperatura, e questo mette il nostro termosifone (per fare un esempio) di fronte al compito decisamente impari di scaldare un’aria fredda come quella della strada. Il risultato, ovviamente, è un consumo energetico esagerato, a fronte di un riscaldamento insufficiente.
La risposta: una barriera che ferma l’aria e non le persone
Se quindi come abbiamo visto l’esigenza primaria è quella di avere due ambienti distinti (interno ed esterno) ma allo stesso tempo non è possibile separarli con una porta ben chiusa, la soluzione è interporre fra esterno ed interno del negozio un elemento che separi le due masse d’aria ma non impedisca l’ingresso alle persone. Fortunatamente questo tipo di barriera esiste, ed è la lama d’aria.
Una lama d’aria è un flusso sottile di aria prelevata dall’interno dell’ambiente da un apposito dispositivo ed espulso con grande forza in verticale sulla porta. Questo crea una vera e propria “tenda” o cortina d’aria, che naturalmente non impedisce il passaggio della clientela ma fa da vero e proprio muro per i flussi d’aria provenienti dall’esterno. Esaminando le temperature dopo l’installazione di una barriera a lama d’aria, infatti, si nota distintamente come venga ripristinata la separazione netta fra le due masse d’aria, quella interna e quella esterna, lasciando all’impianto di riscaldamento il compito di riscaldare soltanto la prima.
Per quanto possa apparire quasi impercettibile nel passaggio del cliente, infatti, una lama d’aria può ridurre del 75% le perdite termiche di un negozio, con evidenti risparmi energetici ed economici. E non è tutto: in estate, quando la situazione è invertita ed è l’aria calda a non dover entrare, per non sottoporre a superlavoro i condizionatori, la barriera a lama d’aria funziona esattamente allo stesso modo, dimostrandosi utile per tutto l’anno.
Per qualsiasi informazione relativa all’installazione di barriere a lama d’aria nel vostro esercizio commerciale, contattateci oggi stesso!